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I pronomi dimostrativi

Il pronome dimostrativo: cos’è e quando utilizzarlo

 

I pronomi dimostrativi fondamentali


I pronomi dimostrativi si usano per indicare l’identità o posizione nello spazio e nel tempo di qualcuno o qualcosa precedentemente indicato. I pronomi dimostrativi in italiano sono questo, codesto e quello, e si differenziano in base alla distanza (concreta od astratta) che c’è tra ciò di cui si parla e chi parla ed ascolta all’interno della comunicazione. Possiamo schematizzare come segue:

 

  Singolare Plurale
Vicinanza a chi parla Questo (m.);
Questa (f.)
Questi (m.);
Queste (f.)
Vicinanza a chi ascolta Codesto (m.);
Codesta (f.)
Codesti (m.);
Codeste (f.)
Lontananza da chi parla e da chi ascolta Quello (m.);
Quella (f.)
Quelli, quegli, quei (m.);
Quelle (f.)

 

Facciamo alcuni esempi, sia per chiarire la differenza nell’uso dei singoli pronomi sia per sottolineare che questo, codesto, quello possono essere utilizzati sia come pronomi dimostrativi (quando cioè sostituiscono un sostantivo) sia come aggettivi dimostrativi (ovvero quando accompagnano un nome). Ad esempio:

Non comprare quella chitarra [aggettivo], questa [pronome]ha un suono migliore; ovvero, ti sto consigliando di non acquistare quella chitarra che è lontano da me, ma di comprare questa che è vicino a me.

Tu prendi codesto pacco [aggettivo], io mi occuperò di questi [pronome]; ovvero, ti sto invitando a prendere il pacco vicino a te e lontano da me, mentre io solleverò quelli più vicini a me.

Questo [pronome] o quello [pronome]... tocca a te decidere; ovvero, ti sto proponendo un’alternativa tra due oggetti o tra due possibilità, una vicina e una più lontana da me 1.

Si noti che questo sistema tripartito di questo, codesto e quello (rispetto a quello bipartito dell’inglese, del francese e del tedesco) si trova anche  in spagnolo e portoghese, ma non è diffuso uniformemente in italiano. In particolare, il pronome e l’aggettivo codesto è diffuso, nella lingua orale, solo nel toscano mentre nello scritto si trova solo in registri letterari e stilisticamente elevati. Nella maggior parte dei casi, codesto può essere sostituito da questo e quello, magari in combinazione con un pronome o aggettivo possessivo (“questo tuo comportamento; quel mio libro”)

 

Le funzioni anaforiche e cataforiche dei pronomi dimostrativi

 

Oltre alla funzione “dimostrativa”, che cioè svolge il compito di indicare qualcosa (reale o figurato) nello spazio-tempo a noi circostante 2, i pronomi dimostrativi hanno altre due funzioni principali:

 

  • Funzione anaforica, ovvero per cui il pronome riprende e richiama qualcosa già detto in precedenza; ad esempio:

    Ho parlato con Giulio dell’episodio di ieri e questo ha dato molto fastidio a Michela; il pronome questo richiama cioè nella frase coordinata ciò che viene detto precedentemente (la mia azione di parlare con Giulio).

  • Funzione cataforica, ovvero per cui il pronome anticipa ciò che si dirà in futuro; ad esempio:

    Ho da dire solo questo: che il tuo comportamento è stato molto corretto; il pronome questo preannuncia infatti ciò che voglio comunicare.

 

Le forme pronominali

 

Se questo, codesto e quello possono esssere usati come pronomi o aggettivi dimostrativi, ci sono anche alcuni dimostrativi che hanno solo la forma pronominale; essi  sono:

 

  • Questi e quegli: sono usati solo in funzione di soggetto e solo se questo è costituito da una persona; hanno sempre un valore anaforico. Sono termini prevalentemente letterari e in molte circostanze sono usati in coppia. Ad esempio:

    Conosco Pino e Gianfranco da anni, ma se questi (cioè Gianfranco, l’ultimo che ho citato) è sempre puntuale, quello (cioè Pino) è perennemente in ritardo

  • Costui, costei e costoro: sono anch’essi riferiti a persona, con funzione di soggetto o di complemento oggetto. Sono tipici del linguaggio scritto o dell’italiano letterario e spesso hanno una sfumatura dispregiativa. Ad esempio:

    Ti accompagni ancora a costei?

  • Colui, colei e coloro indicano sempre persone e di solito vengono usati in coppia con il pronome relativo che nelle locuzioni colui che, colei che, coloro che. Ad esempio:

    Dopo la presentazione sarà servito un rinfresco per coloro che lo vorranno.

  • Ciò:è un pronome invariabile con cui si intende “questa cosa” “queste cose” “quella cosa” e così via; ha funzione sia di soggetto sia di complemento. Nei casi in cui svolge la funzione di complemento (diretto o indiretto), ciò può essere sostituito dalle particelle pronominali ne, ci, vi, lo. Ad esempio:

    Funzione di soggetto: Ciò mi spiace moltissimo.
    Funzione di complemento: Mi ero scordata di ciò; oppure: Me ne ero scordata 3

 

I pronomi identificativi

 

I pronomi identificativi (identici ai corrispettivi aggettivi) stesso e medesimo sono utilizzati per indicare l’identità tra due concetti o oggetti. Ad esempio:

Il file che mi hai mandato è lo stesso di prima.

In più, possono essere utilizzati come rafforzativi di altre parti del discorso come nomi o pronomi personali:

Egli stesso (= lui in persona, proprio lui) mi ha confermato questa versione dei fatti.
Ho commesso il tuo medesimo errore (= proprio quello) nella prova di matematica.

1 In questo esempio si vede come si possano utilizzare i pronomi dimostrare anche per qualcosa di astratto e come i concetti di vicino/lontano siano quindi molte volte assai relativi.

2 Questa funzione è spesso detta anche funzione deittica, dal greco deîxis, “indicazione, dimostrazione”.

3 Valida anche l’alternativa, soprattutto nella lingua parlata, di usare questo: “Mi ero scordata di questo”.

Testo su Italiano

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