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Il complemento di termine

Cos’è il complemento di termine?

 

Il complemento di termine è un complemento indiretto introdotto dalla preposizione semplice a o dalle sue forme articolate al, allo, alla, ai, agli, alle. Dalla preposizione che lo introduce possiamo capire che il complemento di termine individua quell’essere animato o inanimato verso cui è rivolta l’azione del verbo. Quindi è quel complemento che risponde alla domanda “a chi?”, “a che cosa?”.

Facciamo qualche esempio:

Prima di partire manda un messaggio a Valentina!
Ho offerto dei biscotti ai miei amici;
Laura ha prestato il suo libro Sergio.

Il complemento di termine in alcuni casi può anche essere introdotto dal pronome relativo cui e dai pronomi personali atoni mi, ti, gli, le, si, vi, ci, loro. In questo caso la preposizione viene omessa.

Per esempio:

Gli scriverò un biglietto di auguri;
La dottoressa le telefonerà il prima possibile;
Paolo mi ha regalato quel vinile a cui teneva molto.

Dato che queste stesse forme pronominali possono esprimere anche il complemento oggetto della frase, un buon metodo per evitare errori di analisi è trasformare il pronome nella corrispondente forma tonica e spostarlo dopo il verbo. Qualche esempio:

Mi immaginavo già in vacanza prima di quella telefonata $\rightarrow$ Immaginavo me già in vacanza prima di quella telefonata (si tratta di un complemento oggetto);
La torta di more mi piace molto $\rightarrow$ La torta di more piace molto a me (si tratta quindi di complemento di termine).

 

Da cosa dipende il complemento di termine?

 

Il complemento di termine generalmente dipende da un verbo, ma può anche dipendere  da un aggettivo o da un nome. Vediamo queste possibilità più da vicino. Il verbo può essere transitivo (come ad es. dare, consegnare, prestare, inviare, passare ecc.) o intransitivo (come ad es. piacere, dispiacere, interessare, mancare, toccare, servire, sembrare ecc.).

Per esempio:

Elena ha donato i suoi vestiti vecchi ai profughi di guerra;
Ieri mia madre ha dato uno schiaffo a mio fratello;
Il prossimo tiro tocca a te.

Gli aggettivi da cui dipende il complemento di termine sono quelli come fedele, favorevole, utile, contrario, dannoso, obbediente, idoneo, grato, simile, uguale.

Per esempio:

Giuseppe è stato un soldato fedele alla patria;
Il presidente è favorevole alla mozione;
Quel cane è uguale al mio.

I nomi da cui può dipendere il complemento di termine sono quei nomi derivati dagli aggettivi appena elencati, come idoneità, danno, gratitudine, fedeltà, ecc.

Per esempio:

La fedeltà alla parola data è uno dei pilastri dell’amicizia;
Quel danno alla sua immagine gli ha creato molti problemi lavorativi;
Marco non ha ottenuto l’idoneità alla guida.