Gli stoici distinguono due principi nel mondo: un principio attivo, che è logos, ragione, e un principio passivo, che è materia, plasmata dal logos. Attraverso questi due princìpi, entrambi corporei, è generato l’ordine del cosmo.
Gli stoici concepiscono il logos come fuoco, lo chiamano anche pneuma, spirito, soffio caldo e lo identificano con Zeus (filosofia panteista). Il cosmo è vivente, finito e sferico: non contiene vuoto, ma ne è circondato. Il vuoto rappresenta, a sua volta, uno dei quattro elementi incorporei che gli stoici riconoscono; gli altri tre sono il luogo, il tempo e l’infinito.
Il mondo si è generato da una differenziazione della materia, che si è suddivisa nei quattro elementi (terra, aria, acqua, fuoco). Questa generazione è ciclica: quando gli astri tornano nella stessa posizione in cui erano al principio, avviene una conflagrazione universale dalla quale si rigenera di nuovo il mondo, che è perfetta copia del precedente.
Il logos è corporeo, e l’anima umana- che ne è frammento- è anch’essa corporea. Le parti dell’anima sono quattro: il principio egemonico (ovvero la ragione), i cinque sensi, la facoltà di generare e il linguaggio. Il principio egemonico controlla le altre parti dell’anima protendendosi in esse come i tentacoli di un polipo, quindi è responsabile delle rappresentazioni, dell’assenso, del desiderio e del ragionamento.
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La fisica stoica: logos e materia come principi del cosmo
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