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Aggettivi indefiniti e aggettivi numerali

Gli aggettivi indefiniti: quali sono e che funzione hanno

 

I tipi di aggettivo indefinito

 

All’interno del gruppo degli aggettivi determinativi, gli aggettivi indefiniti svolgono la funzione di indicare una quantità o una qualità posseduta dal sostantivo cui si riferiscono in modo generico o impreciso. Si tratta di un gruppo di aggettivi che, come gli analoghi pronomi indefiniti, è assai ampio e che è suddivisibile in gruppi di riferimento:

  • Aggettivi indefiniti che indicano una totalità indeterminata, come tutto, nessuno, alcuno.
  • Aggettivi indefiniti che indicano una quantità indeterminata (da poco a troppo), come poco, alquanto, vario, diverso, parecchio, tanto, altrettanto, molto, troppo, più, meno.
  • Aggettivi indefiniti che indicano un’unità o una molteplicità indefinite, come ogni, qualche, ciascuno, certo, tale.
  • Aggettivi indefiniti che indicano una qualità indeterminata, come qualunque, qualsiasi, qualsivoglia.

Possiamo ad esempio dire:

Abbiamo avuto molti riscontri positivi;
La zia guarda troppa televisione;
La commissione ha proposto diverse modifiche al piano regolatore;
Ciascun relatore ha espresso il proprio parere sulla tesi di Pietro.
 

Le particolarità degli aggettivi indefiniti

Tra le particolarità degli aggettivi indefiniti, bisogna sicuramente ricordare che essi si distinguono tra aggettivi variabili (che concordano col il nome cui si riferiscono) ed aggettivi invariabili, che hanno quindi una sola forma. Riassumendo:

  • Tra gli aggettivi sempre invariabili: ogni, qualche, qualunque, qualsiasi, qualsivoglia, più, meno 1. Ad esempio:

    Ogni auto in divieto è stata subito rimossa.

  • Tra gli aggettivi che variano solo nel genere ma non nel numero: nessuno 2, ciascuno. Ad esempio:

    Nessun collega lo ha aiutato nel momento del bisogno.
    Nessuna legge deve causare la morte di una persona.

Vi sono poi alcuni aggettivi indefiniti che assumono significati differenti a seconda del loro uso:

  • Alcuno al singolare viene utilizzato al posto di nessuno nelle frasi in cui è presente una negazione e quando l’aggettivo indefinito segue il verbo; al plurale, alcuni è equivalente di qualche.
  • Certo al singolare (preceduto dall’articolo indeterminativo un: “Un certo tizio ti cercava al telefono”) indica una persona della cui identità non si hanno ulteriori indicazioni o una qualità non meglio determinata (“Una persona di un certo stile”); senza articolo, un senso di indeterminatezza per questioni di censura o in senso dispregiativo:

    Non parliamo di certi argomenti, per favore;
    Certe persone è meglio evitarle.

  • Altro ha diverse sfumature di significato, che vanno dall’indicare una differenza (“si è trasferito in un altro appartamento”), un periodo di tempo passato (“L’altro anno ho viaggiato davvero molto”) o futuro (“Quest’altro mese avremo molte scadenze urgenti”), una novità qualitativa (“Gianni è diventato un’altra persona”), una aggiunta rispetto a prima (“Mi ha ripetuto un’altra volta la solita storia”)

 

Gli aggettivi numerali

 

Gli aggettivi numerali indicano invece una quantità in modo preciso, indicando in maniera chiara:

  • La quantità del nome di cui si parla: numerali cardinali (uno 3, due, tre ecc., come nella frase: “Manuela ha comprato tre gatti”).
  • L’ordine del nome di cui si parla all’interno di una serie: numerali ordinali (primo, secondo, terzo ecc., come nella frase: “Paolo è il terzo concorrente giunto al traguardo”).
  • Il rapporto di moltiplicazione tra il nome di cui si parla è un’altra entità: numerali moltiplicativi (doppio, triplo, quadruplo ecc., come nella frase: “Consegna tutti i documenti in doppia copia”).
  • La parte rispetto ad un tutto: numerali frazionari (un mezzo, due terzi, quattro quinti ecc., come nella frase: “I due terzi degli elettori si sono recati alle urne”).
  • La distribuzione o l’ordine nel tempo e nello spazio: numerali distributivi (a uno a uno, a due a due, tre alla volta ecc.).

1 Più e meno sono infatti i comparativi di molto e poco.

2 Si ricorda che non bisogna usare la negazione quando nessuno precede il verbo; nessuno diventa nessun quando precede una vocale, i nessi ps, gn, x, z o una consonante che non sia il nesso s + consonante.

3 L’aggettivo numerale cardinale uno ha fome analoghe a quelle dell’articolo indeterminativo.

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