Analisi e commento della dedica de "Il Principe" di Machiavelli, a cura di Alessandro Mazzini.
La dedica del trattato "Il Principe", in cui Machiavelli si rivolge a Lorenzo de' Medici, "il Magnifico", nipote di Giuliano de' Medici, contiene una presentazione sintetica del metodo utilizzato per la scrittura del trattato. Machiavelli formula tutta la sua trattazione, basandosi sulla lunga esperienza politica e sul fatto di aver preso parte direttamente a numerose vicende politiche, maturando un approccio empirico. Ha potuto infatti sperimentare la loro mutevolezza. Un approccio che permette di trovare delle regole di comportamento politico, scopo fondamentale del trattato, attraverso una riflessione sulla diretta pratica politica "iuxta propria principia", secondo principi propri della politica.
Ma accanto a questo approccio empirico, non può mancare la dimensione teorica, cioè la capacità di inquadrare e leggere le conoscenze che si desumono dalla pratica, attraverso lo studio dei classici. Machiavelli si rivela debitore nei confronti della cultura umanistica. Per l'autore occorre che anche la conoscenza dei classici antichi sia applicata all'esperienza politica diretta, letta con le conoscenze ottenute dalla lezione degli antichi.
Alessandro Mazzini è professore di Greco e Latino presso il Liceo Classico Manzoni. Si è laureato in Letteratura Greca con il professore Dario Del Corno presso L'Università degli Studi di Milano. Ha collaborato con riviste di divulgazione culturale e ha insegnato per 10 anni Lingua e Letteratura Italiana e Lingua e Letteratura Greca presso il Liceo della Scuola Svizzera di Milano. Dal 2001 è ordinario di Italiano e Latino nei Licei e dal 2003 ordinario di Greco e Latino al Liceo Classico.
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