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Talete di Mileto: l'acqua come principio di tutte le cose

Talete di Mileto fu l'iniziatore della filosofia naturalistica, cioè quella filosofia che si interrogava sulla natura e sul principio generatore di tutte le cose.
L'attività speculativa di Talete si può collocare nella prima metà del VI secolo a.C.. Non ci è giunto nessuno dei suoi scritti, ma gli venne attribuito un trattato astronomico, "Astrologia Nautica". Il suo pensiero venne riportato da Aristotele e dallo storico Diogene Laerzio.

Talete identificò il principio originario (archè) nell'acqua, da lui considerata fonte, sostanza e termine ultimo della realtà. L'importanza di Talete per la filosofia sta proprio nel fatto che per la prima volta, per spiegare la realtà, non venga più utilizzato il mito, quindi immagini, ma il puro ragionamento, attraverso concetti.

Oltre alla filosofia, Talete si occupò anche di matematica e geometria: è noto, per esempio, il suo teorema sulle rette parallele. Inoltre, secondo un aneddoto riportato da Plutarco, riuscì a misurare l'altezza della piramide di Cheope, piantando un'asta nel terreno e facendo una proporzione tra l'ombra dell'asta e quella della piramide, e l'altezza dell'asta e quella della piramide.

In collaborazione con 29elode (www.29elode.it).