James Joyce nacque il 2 febbraio 1882 a Dublino da una famiglia di ceto medio. Frequentò l’UCD (University College Dublin) come studente di lingue straniere studiando inglese, francese e italiano mostrandosi immediatamente brillante, attivo anche nei circoli teatrali e letterari. L’università ebbe una grande influenza sui suoi lavori successivi, come si nota dal fatto che molti suoi colleghi compaiono come personaggi nei suoi scritti.
Il 1904 fu un anno importante perché Joyce tentò di pubblicare The Portrait of the Artist as a Young Man, ma senza successo. Continuerà a lavorarci per parecchi anni, cambiando il titolo in Stephen Hero, ma senza essere convinto del risultato fino all’effettiva pubblicazione dell’opera nel 1916 con il titolo originale The Portrait of the Artist as a Young Man (Ritratto dell’artista da giovane). Ma il 1904 fu importante anche sul lato sentimentale dato che conobbe Nora Barnacle, la donna che rimarrà al suo fianco tutta la vita diventando infine anche sua moglie. Insieme a Nora nel 1904 James partì per una sorta di esilio volontario, andando a lavorare a Pola (allora territorio austriaco) come insegnante di inglese agli ufficiali austro-ungarici. Nel 1909 tornò a Dublino per cercare di pubblicare la sua raccolta di racconti Dubliners: era solo l’inizio di una lunga diatriba editoriale che lo ricondurrà a Dublino nel 1912 per l’ultima volta.
Nel frattempo da Pola si era trasferito a Trieste dove aveva stretto grande amicizia con un suo studente, Ettore Schmitz (Italo Svevo), che gli fu amico, critico e gli servì anche da modello per il protagonista dello Ulysses, Leopold Bloom.
Nel 1915 si spostò a Zurigo dove entrò in contatto con grandi intellettuali, uno fra tutti Ezra Pound, che lo introdurrà a Harriet Shaw Weaver, un’editrice femminista che diventerà sua mecenate permettendogli di smettere di lavorare per dedicarsi solo alla scrittura. Riuscirà così a scrivere la pièce intitolata Exiles, a concludere il Portrait of the Artist as a Young Man e a iniziare Ulysses. Alla fine della guerra Joyce decise comunque di tornare a Trieste, non più come insegnante ma come artista a tempo pieno. Nel 1920 accettò poi un invito da parte di Ezra Pound a recarsi a Parigi, dove resterà per il resto della sua vita pubblicando lo Ulysses e dedicandosi poi alla scrittura di Finnegans Wake, che richiederà ben 17 anni e che sarà pubblicato nel 1939. James Joyce morì l’11 gennaio 1941 per complicazioni operatorie a seguito di un’ulcera perforata.