Che cos’è il participio?
Il participio è un modo verbale indefinito ma che assume questo nome proprio perche condivide (o meglio, “partecipa”) caratteristiche proprie sia delle voci verbali sia del nome e dell’aggettivo, di cui svolge alcune funzioni. Il participio quindi esprime da un lato un’azione, uno stato o un modo di essere (come tipico dei verbi), ma dall’altro concorda in genere e numero con il nome cui si riferisce e di cui costituisce l’attributo. Per esempio, nella frase:
Un boato assordante squarciò il cielo.
il participio presente assordante ha una sua funzione verbale (“che è assordante”) e una sua caratteristica di aggettivo nella concordanza (maschile singolare) con il nome “boato”. Allo stesso modo, nella frase:
Ho mandato a riparare il mio computer rotto.
il participio passato rotto si riferisce all’azione del verbo passivo (cioè “essere rotto, essersi guastato”) ma concorda anche in genere e numero con il termine “computer”.
I tempi del participio
I tempi verbali del participio sono due:
- Il participio presente, che viene utilizzato soprattutto come attributo di un nome 1. Per esempio:
Sono andata al Luna Park e ho passato un pomeriggio entusiasmante;
Anche se le cose gli vanno male, Davide è sempre sorridente.
La funzione verbale del participio presente è invece molto rara e si trova principalmente in espressioni letterarie, nel linguaggio giuridico e in quello burocratico.
- Il participio passato invece viene largamente usato sia con la funzione di aggettivo che con quella di verbo.
Per la sua funzione di aggettivo qualificativo, si può pensare al seguente esempio:
Radunarono tutti gli studenti laureati per la consegna ufficiale del diploma 2
Nella sua funzione verbale il participio passato viene unito all’ausiliare essere per formare i tempi delle forme passive. Invece viene unito sia all’ausiliare essere che all’ausiliare avere per formare tutti i tempi composti. Con l’ausiliare essere il participio passato concorda con il soggetto, mentre con l’ausiliare avere resta invariato. Per esempio:
Il vestito di Chiara è stato ammirato da tutti;
Ci è arrivata la notizia appena siamo partiti
Per fortuna Carlo è stato assunto da quella grossa compagnia;
Ti ho aspettato per due ore, potevi telefonarmi!
Il participio passato è poi utilizzato per creare molti tipi di subordinate implicite, come ad esempio:
- subordinate relative: Matteo ha completato con successo tutti i compiti assegnatigli (cioè, “che gli sono stati assegnati”).
- subordinate causali: Colpito (“poiché era stato colpito”) dall’evento, Paolo prese una decisione inattesa.
- subordinate ipotetiche: Non curata (“se non è curata”) a dovere, la polmonite può avere conseguenze molto gravi.
- subordinate temporali: Passata (“dopo che era passata”) la tempesta, tutti uscirono fuori al sole.
- subordinate concessive: Rincuorato (“benché fosse stato rincuorato”) dagli amici, Matteo rimase comunque triste per tutto il giorno.
Va poi ricordato l’uso assoluto del participio passato, ovvero quando il soggetto della subordinata è diverso da quello della principale; ad esempio:
Date le ultime disposizioni (soggetto della subordinata), il direttore (soggetto della principale) dichiarò terminata la riunione.
1 Il participio presente, nella sua funzione di aggettivo, può anche essere sostantivato e quindi usato come nome.
2 Si noti in questo caso che il participio passato “laureati” si è sostanzialmente trasformato in un sostantivo, come altri participi quali: “l’entrata”, “il trattato”, “il significato”, “gli invitati” e così via.