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Karl Marx: biografia e pensiero

Karl Marx nasce nel 1818 in Prussia, in particolare a Treviri, una città della Renania, in una famiglia della borghesia agiata e liberale (il padre, Heinrich, è un noto avvocato). Frequentato il liceo nella città natale, nel 1835 il giovane Marx si iscrive alla Facoltà di Legge dell’Università di Bonn, ma si trasferisce poi a Berlino, dove entra in contatto con la “sinistra hegeliana”, costituita da un gruppo di filosofi e discepoli di Hegel formatosi all'indomani della morte di quest’ultimo nel 1831. A contatto con il pensiero dei giovani hegeliani, Marx decide di lasciare lo studio della giurisprudenza e si iscrive alla Facoltà di Filosofia, laureandosi a Jena nel 1841 con una tesi sulla filosofia di Democrito ed Epicuro.

 

Il proposito di intraprendere la carriera accademica viene ostacolato dalla salita al potere di Federico Guglielmo IV, che assume una tendenza conservatrice e antiliberale nell’amministrazione dello stato e nella sua politica culturale. Marx inizia quindi a lavorare come giornalista alla “Gazzetta renana” - giornale che verrà soppresso di lì a poco - e nel 1843 redige il primo saggio critico sulla filosofia di Hegel, Critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico, pubblicato solo nel 1927. Sempre nel 1843 si trasferisce con Jenny von Westphalen, la moglie appena sposata, a Parigi, dove rimarrà fino al 1845. Nella capitale francese entra in contatto con il pensiero socialista di Proudhon, conosce Michail Bakunin, filosofo ed anarchico russo e soprattutto stringe una duratura amicizia con Friedrich Engels, economista e filosofo tedesco, con cui scrive La sacra famiglia, ironica e mordace critica del gruppo di filosofi che si riunisce intorno a Bruno Bauer, filosofo e teologo tedesco. Sempre a Parigi comincia a studiare gli economisti classici e stende i Manoscritti economico-filosofici (1844) che verranno pubblicati nel 1932 e che, insieme con La questione ebraica e Per la critica della filosofia del diritto di Hegel, lo avvicinano al pensiero comunista. Nel 1845 Marx viene espulso da Parigi su richiesta del governo prussiano e si trasferisce così a Bruxelles. Nello stesso anno scrive a quattro mani con Engels L’ideologia tedesca (1845-1846) in cui viene teorizzata la concezione materialistica della storia in opposizione al pensiero di Feuerbach; Marx vi aggiunge, in aspra polemica contro Proudhon, la Miseria della filosofia (1847) . I due filosofi entrano nella "Lega dei giusti", di cui fanno parte artigiani e lavoratori tedeschi, e che nel 1847 diventa "Lega dei comunisti".

 

Nel 1848 viene pubblicato a Londra il Manifesto del partito comunista, steso da Marx ed Engels per il secondo congresso della Lega; dopo la pubblicazione, Marx viene espulso dal Belgio, avendo disatteso l'obbligo di non diffondere testi ed opere a contenuto politico. Ritorna a Parigi, dove il governo rivoluzionario lo richiama dopo l’esilio, ma nel frattempo i moti rivoluzionari scoppiano anche in Germania, e Marx dunque si reca a Colonia, dove fonda la “Nuova gazzetta renana”. Tuttavia la repressione della rivoluzione porta da un nuovo esilio, prima a Parigi, poi a Londra. Nella città inglese, Marx vive con la famiglia in condiziona assai disagiate, che non lo distolgono dagli studi di economia politica, condotti nella famosa biblioteca del British Museum. Nel 1850 viene pubblicato il testo Le lotte di classe in Francia, analisi dei moti del ‘48 e del loro fallimento. Nel 1852 pubblica, invece, Il diciotto brumaio di Luigi Bonaparte, testo sul colpo di stato bonapartista in Francia dell’anno precedente. Tuttavia, Marx ha in cantiere una grande opera, che analizzi l’intera società capitalista e che presenti in forma compiuta tutta la riflessione teorica a fondamento di una rivoluzione della società in senso comunista e proletario. Questo testo, intitolato complessivamente Il Capitale, vedrà la luce, dopo diverse revisioni, in periodi differenti:nel 1867 viene pubblicato il primo libro; scritti tra 1869 e 1879, il secondo e il terzo libro verranno pubblicati postumi da Engels nel 1885 e nel 1894. A quest'opera monumentale, determinante nel'influenzare il pensiero filosofico-economico successivo, Marx aggiunge nel corso degli anni i saggi Lavoro salariato e capitale (1849) e Salario, prezzo e profitto (1865)


Accanto allo studio e alle pubblicazioni, Marx si dedica all’attività politica, fondando nel 1864 la Prima Internazionale, per coordinare gli sforzi e l'attività politica del movimento operaio; per affermare la propria linea politica, sarà duro lo scontro con le posizioni dell'anarchico Bakunin, fino all'espulsione del pensatore russo dall'Internazionale stessa. Karl Marx muore nel 1883, dopo il peggioramento della sue condizioni fisica e la morte della moglie Jenny, nel 1881.