Alberto Moravia (1907-1990) si presenta come uno dei più importanti e prolifici scrittori della letteratura italiana dell'ultimo secolo, che con i suoi romanzi ha raccontato e testimoniato i molti cambiamenti storico-politici e socio-culturali dell’Italia (e degli italiani) dal fascismo al dopoguerra, fino poi agli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. Nelle sue opere la Storia con la "esse" maiuscola diventa sempre teatro delle inquietudini e delle nevrosi dell'uomo contemporaneo; dalle ipocrisie borghesi al sentimento di alienazione dalla realtà, dalla crisi dei valori ai difficoltosi percorsi di maturazione di protagonisti adolescenti e alla scoperta della vita. Temi che Moravia affronta sempre con uno stile semplice ed elegante, caratterizzato da una sintassi attenta ed elaborata, ma sempre aderente ad un'esigenza di comunicazione con i suoi lettori.
In questo corso, realizzato dalla redazione di Oilproject, vengono analizzati alcuni dei più rilevanti romanzi di Alberto Moravia, a partire dall'opera di esordio, Gli indifferenti. La rassegna prosegue poi con Agostino, uno dei testi più famosi dell’autore, e passa alla raccolta dei Racconti romani, e poi ai romanzi La romana e a La ciociara, vicini alla corrente neorealista. Il tutto per mettere a fuoco l'intento delle opere moraviane, che è già ben individuato dal saggio L’uomo come fine, dove l'autore stesso confessa:
facendo parte di una società borghese ed essendo allora borghese io stesso, Gli indifferenti furono tutt’al più un modo per farmi rendere conto di questa mia condizione. […] Che poi sia risultato un libro antiborghese è tutta un’altra faccenda. La colpa o il merito è soprattutto della borghesia.