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Equazioni e disequazioni riconducibili al secondo grado

Non è possibile dare una regola generale valida per risolvere equazioni o disequazioni di qualsiasi grado. È sempre importante, però, osservare bene i polinomi con i quali si deve lavorare: in alcuni casi infatti la risoluzione di equazioni di grado superiore al 2° può essere ricondotta a metodi risolutivi noti, tramite l’utilizzo di qualche “trucco”.

 

Equazioni binomie
Le più semplici equazioni di grado superiore al 2° sono le equazioni binomie, cioè riconducibili alla forma axn+b=0ax^n+b=0con aa e bb reali, a0a \neq 0 e nn intero maggiore di 2.
Equazioni di questo tipo possono essere facilmente risolte ricorrendo ai due principi di equivalenza imparati per le equazioni di primo grado e alle radici. Infatti è possibile subito isolare la potenza nn-esima di xx: xn=bax^n=-\frac{b}{a}A questo punto bisogna distinguere alcuni casi:

  • se nn è dispari, l'equazione ha soluzione x=banx=\sqrt[n]{-\frac{b}{a}}.
  • se nn è pari e ba<0-\frac{b}{a}<0, l'equazione è impossibile (perché nessuna potenza pari di un numero dà un valore negativo).
  • se nn è pari e ba0-\frac{b}{a}\geq 0, l'equazione ha due soluzioni reali: x1,2=±banx_{1,2}=\pm \sqrt[n]{-\frac{b}{a}} (nel caso in cui b=0b=0 le due soluzioni coincidono e sono uguali a 0).


Vediamo tre esempi:

  • 3x5+3=03x^5+3=0
    Isolando la potenza di xx otteniamo x5=33=1x^5=-\frac{3}{3}=-1. Estraendo la radice quinta abbiamo la (sola ed unica) soluzione x=15=1x=\sqrt[5]{-1}=-1.
  • x664=0x^6-64=0
    Isolando la potenza di xx otteniamo x6=64x^6=64. Le soluzioni in questo caso sono due distinte: x1=646=2x_1=\sqrt[6]{64}=2 e x2=646=2x_2=-\sqrt[6]{64}=-2.
  • 9x8+90=09x^8+90=0
    Isolando la potenza di xx otteniamo x8=909=10x^8=-\frac{90}{9}=-10. Non esiste alcun numero che, elevato all'ottava, dia un numero negativo (nel nostro caso 10-10), perciò l'equazione è impossibile.


Disequazioni binomie

Analogamente a quanto fatto poco fa, possiamo introdurre le disequazioni binomie, cioè una disequazione che sia riconducibile a una delle seguenti quattro forme: axn+b<0,axn+b0,axn+b>0,axn+b0ax^n+b<0, \quad ax^n+b \leq 0, \quad ax^n+b>0, \quad ax^n+b \geq 0 con a,ba, b reali, a0a \neq 0 e nn intero maggiore di 2. Per risolvere una disequazione di questo tipo bisogna per prima cosa portarla in una delle forme xn<ba,xnba,xn>ba,xnbax^n < -\frac{b}{a},\quad x^n \leq -\frac{b}{a}, \quad x^n > -\frac{b}{a}, \quad x^n \geq -\frac{b}{a}e successivamente distinguere i seguenti casi.

  • Se nn è dispari, la disequazione considerata ha soluzione rispettivamente x<ban,xban,x>ban,xbanx < \sqrt[n]{-\frac{b}{a}}, \quad x \leq \sqrt[n]{-\frac{b}{a}}, \quad x > \sqrt[n]{-\frac{b}{a}}, \quad x \geq \sqrt[n]{-\frac{b}{a}}cioè bisogna soltanto mettere sotto radice nn-esima entrambi i termini lasciando invariato il verso della disequazione.
  • Se nn è pari, dobbiamo operare una ulteriore distinzione.
    • Se ba-\frac{b}{a} è negativo, allora le disequazioni del tipo xn<ba,xnbax^n < -\frac{b}{a}, x^n \leq -\frac{b}{a} sono sempre false, mentre le disequazioni del tipo xn>ba,xnbax^n > -\frac{b}{a}, x^n \geq -\frac{b}{a} sono vere per ogni xRx \in \mathbb{R}.
    • Se ba-\frac{b}{a} è positivo, allora le disequazioni del tipo xn<bax^n < -\frac{b}{a} hanno soluzione ban<x<ban-\sqrt[n]{-\frac{b}{a}} < x < \sqrt[n]{-\frac{b}{a}}e analogamente le disequazioni del tipo xnbax^n \leq -\frac{b}{a} hanno soluzione banxban.-\sqrt[n]{-\frac{b}{a}} \leq x \leq \sqrt[n]{-\frac{b}{a}}.Invece le disequazioni del tipo xn>bax^n > -\frac{b}{a} hanno soluzione x<banx>banx < -\sqrt[n]{-\frac{b}{a}} \quad \vee \quad x > \sqrt[n]{-\frac{b}{a}}e analogamente le disequazioni del tipo xnbax^n \geq -\frac{b}{a} hanno soluzione xbanxban.x \leq -\sqrt[n]{-\frac{b}{a}} \quad \vee \quad x \geq \sqrt[n]{-\frac{b}{a}}.


Facciamo qualche esempio:

  • 2x5+6402x^5+64 \leq 0.
    Possiamo riformulare questa disequazione come x5<642x^5 < -\frac{64}{2}, cioè come x5<32x^5 < -32. Dato che nn è dispari, la soluzione è x325x \leq \sqrt[5]{-32} ovvero x<2x < -2.
  • 4x820-4x^8-2 \leq 0.
    Riscriviamo la disequazione nella forma x824x^8 \geq -\frac{-2}{-4}, cioè x812x^8 \geq -\frac{1}{2} (notiamo che il verso della disequazione è cambiato visto che abbiamo diviso per 4-4). Dato che nn è pari, ba-\frac{b}{a} è negativo e la disequazione ha verso “\geq”, allora la disequazione è vera per ogni xRx \in \mathbb{R}.
  • 3x63>03x^6-3 > 0.
    Questa disequazione può essere riscritta come x6>1x^6 > 1. Dato che nn è pari, ba=1-\frac{b}{a} = 1 è positivo e la disequazione ha verso “>>”, allora le soluzioni sono x<16x>16x < -\sqrt[6]{1} \vee x> \sqrt[6]{1} cioè x<1x>1x < - 1 \vee x >1.

 

Equazioni trinomie e biquadratiche

Un'equazione si dice trinomia se può essere scritta nella formaax2n+bxn+c=0ax^{2n}+bx^n+c=0con aa, bb e cc reali, a0a\neq 0 e nn intero positivo.

In questo caso ricorriamo a un "trucco": introduciamo una nuova variabile t=xnt=x^n e la sostituiamo nell'equazione di partenza. Otteniamo:at2+bt+c=0at^2+bt+c=0Questa nuova equazione è di 2° grado nella variabile tt, quindi sappiamo risolverla. Una volta trovate le eventuali soluzioni tt, basta sostituirle nella scrittura t=xnt=x^n per trovare le corrispondenti soluzioni dell'equazione iniziale nella variabile xx.

Consideriamo per esempio l'equazione x6+3x34=0x^6+3x^3-4=0. Si tratta di un'equazione trinomia con n=3n=3, perché x6=x23x^6=x^{2\cdot 3}. Poniamo quindi t=x3t=x^3 e otteniamo t2+3t4=0t^2+3t-4=0. Le soluzioni di questa equazione sono t1=4t_1=-4 e t2=1t_2=1.

Allora deve essere x3=4x^3=-4 oppure x3=1x^3=1. Risolvendo queste due equazioni binomie abbiamo le soluzioni dell'equazione di partenza: x1=43x_1=\sqrt[3]{-4} e x2=13=1x_2=\sqrt[3]{1}=1.

Nel caso particolare in cui n=2n=2, l'equazione trinomia prende il nome di equazione biquadratica e assume la forma:ax4+bx2+c=0ax^4+bx^2+c=0In questo caso la sostituzione è sempre t=x2t=x^2.

Disequazioni trinomie e biquadratiche

In maniera simile a quanto fatto per le disequazioni binomie, possiamo introdurre le disequazioni trinomie, cioè disequazioni che possono essere ricondotte in una delle seguenti forme:
ax2n+bxn+c<0ax2n+bxn+c0ax2n+bxn+c>0ax2n+bxn+c0\begin{aligned}ax^{2n}+bx^n+c & <0 \\ax^{2n}+bx^n+c & \leq 0 \\ax^{2n}+bx^n+c & >0 \\ax^{2n}+bx^n+c & \geq 0 \\\end{aligned}

Il metodo di risoluzione di questo tipo di disequazioni si può riassumere così:

  1. effettuare la sostituzione t=xnt = x^n, in modo da ricondurre la disequazione considerata a una disequazione di secondo grado in tt;
  2. una volta trovate le soluzioni rispetto a tt, sostituire xnx^n a tt e risolvere le disequazioni binomie così ottenute.


Facciamo chiarezza su questo metodo con qualche esempio.

  • x67x38<0x^6-7x^3-8 <0.
    In questo caso n=3n=3, e facendo la sostituzione x3=tx^3 = t otteniamo la disequazione di secondo grado t27t8<0t^2 - 7t - 8 < 0, che ha soluzione 1<t<8-1<t<8.
    A questo punto riscriviamo tt come x3x^3, e otteniamo 1<x3<8-1 < x^3 < 8: questo è equivalente ad avere contemporaneamente le disequazioni x3>1x^3 > -1 e x3<8x^3 < 8. La prima ha soluzione x>1x > -1, mentre la seconda x<2x < 2, e siccome valgono contemporaneamente possiamo riscriverle come 1<x<2-1 < x < 2. Quindi la nostra disequazione di partenza ha soluzione 1<x<2-1 < x < 2.
  • x47x218>0x^4-7x^2-18 > 0.
    In questo caso n=2n=2, e facendo la sostituzione x2=tx^2 = t otteniamo la disequazione di secondo grado t27t18>0t^2 - 7t-18 >0, che ha soluzione t<2t>9t<-2 \vee t >9.
    A questo punto riscriviamo tt come x2x^2, e otteniamo x2<2x2>9x^2<-2 \vee x^2 >9. La prima disequazione binomia non ha soluzioni, mentre la seconda ha soluzione x<3x>3x < -3 \vee x > 3. Quindi la nostra disequazione di partenza ha soluzione x<3x>3x < -3 \vee x > 3.


Altre equazioni risolubili con cambio di variabile

Le equazioni trinomie non sono le uniche che si possono risolvere attraverso un opportuno cambio di variabile. Facciamo degli esempi:

  • (x2+2)327=0(x^2+2)^3-27=0
    Poniamo t=x2+2t=x^2+2. Otteniamo l'equazione binomia t327=0t^3-27=0, la cui soluzione è t=3t=3.
    Allora le soluzioni in xx si ricavano ponendo x2+2=3x^2+2=3.  Otteniamo quindi x1,2=±1x_{1,2}=\pm 1.
    Questo procedimento può essere utilizzato tutte le volte che si ha un'equazione nella formaa(P(x))n+b=0a(P(x))^n+b=0dove P(x)P(x) è un polinomio generico.
  • (x23x)2+4(x23x)+4=0(x^2-3x)^2+4(x^2-3x)+4=0
    Poniamo t=x23xt=x^2-3x. Otteniamo l'equazione t2+4t+4=0t^2+4t+4=0, che ha come unica soluzione t=2t=-2.
    Per trovare le soluzioni in xx dobbiamo quindi risolvere x23x=2x^2-3x=-2. Le soluzioni di quest'equazione sono x1=1x_1=1 e x2=2x_2=2.
    Se, invece di procedere con la sostituzione, avessimo svolto i calcoli, avremmo ottenuto un'equazione di 4° grado che non saremmo riusciti a risolvere.
    Un procedimento analogo può essere utilizzato tutte le volte che abbiamo un'equazione nella formaa(P(x))2+b(P(x))+c=0a(P(x))^2+b(P(x))+c=0dove P(x)P(x) è un polinomio generico (notiamo che l'equazione trinomia è un caso particolare di questa scrittura con P(x)=xnP(x)=x^n).


Caso generale

Quando dobbiamo risolvere un'equazione di grado superiore al 2°, molto spesso non si può utilizzare nessuno dei metodi descritti in precedenza.

Consideriamo per esempio l'equazione x3+4x2+8x+5=0x^3+4x^2+8x+5=0.
Nessuno dei metodi noti è applicabile. Allora proviamo a modificare la forma con cui appare l'equazione; in particolare, cerchiamo di fattorizzare il polinomio P(x)=x3+4x2+8x+5P(x)=x^3+4x^2+8x+5.
Sostituendo a xx il valore 1 ci accorgiamo che P(1)=0P(1)=0. Allora possiamo utilizzare la regola di Ruffini, ottenendo x3+4x2+8x+5=(x+1)(x2+3x+5)x^3+4x^2+8x+5=(x+1)(x^2+3x+5).
Così abbiamo trasformato la nostra equazione in (x+1)(x2+3x+5)=0(x+1)(x^2+3x+5)=0. Un prodotto è uguale a zero solo se uno dei fattori è uguale a zero, perciò le soluzioni di questa equazione si trovano ponendo x+1=0x+1=0 oppure x2+3x+5=0x^2+3x+5=0. La prima equazione ha soluzione x1=1x_1=-1, mentre la seconda è impossibile.
L'equazione di partenza, quindi, ha come unica soluzione x1=1x_1=-1.

Questo procedimento è il metodo più generale che possiamo usare per risolvere un'equazione di grado superiore al 2°: data un'equazione nella forma P(x)=0P(x)=0 con P(x)P(x) generico polinomio, scomponiamo P(x)P(x) in fattori e poniamo ciascun fattore uguale a zero.

Un approccio analogo va adottato nel caso in cui si voglia affrontare una generica disequazione di grado superiore al 2º: per prima cosa si procede scomponendo il polinomio ottenuto in fattori di grado minore possibile, e successivamente si procede all’analisi del segno considerando il contributo di ciascun fattore al variare di xx.