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Nietzsche: vita e filosofia

Friedrich Nietzsche nasce a Röcken (Prussia) il 15 ottobre 1844 dal pastore Karl Ludwig e Franzika Oehler. I due coniugi hanno anche una figlia, Elisabeth, di due anni più piccola di Nietzsche. Nel 1848 muore il padre Karl, per un probabile tumore al cervello, e Franziska, donna forte ma dalle limitate risorse culturali, si ritrova sola a crescere l'intera prole. Grazie all'intelligenza naturale e alla tenacia con cui si applica negli studi, il giovane Nietzsche riesce ad ottenere nel 1858 una borsa di studio per accedere alla prestigiosa scuola di Pforta, cui dovrà la propria ottima preparazione umanistica. Nel 1864 inizia quindi a frequentare l’Università di Bonn dove scopre un vivo interesse per la filologia, che lo allontana dalla carriera ecclesiastica auspicata per lui dalla madre (mentre l'interesse del figlio per la teologia è praticamente minimo). L’anno successivo si trasferisce a Lipsia per concentrarsi sullo studio della filologia classica: qui si accosta per la prima volta all’opera di Schopenhauer e stringe amicizia con Erwin Rohde, che diventerà successivamente un affermato filologo. Gli studi filologici coincidono con gli interessi filosofici, tanto che Nietzsche inizia a studiare i presocratici e Kant.

 

Nel 1868 (l'8 novembre, per l'esattezza) fa l’incontro che lo porta definitivamente ad abbandonare la filologia per la filosofia, quello con Richard Wagner. L’anno successivo ottiene la cattedra di lingua e letteratura greca all’Università di Basilea: rinuncia alla cittadinanza prussiana, senza però richiedere quella svizzera, tanto da morire giuridicamente apolide. Da lì continua la frequentazione con i coniugi Wagner, che diventano punti di riferimento e modelli imprescindibili per il giovane Nietzsche. La pubblicazione della Nascita della tragedia dallo spirito della musica, prima grande opera del filosofo tedesco, provoca una frattura grave nella carriera di Nietzsche, che, per la devozione al celebre compositore, viene attaccato su tutti i fronti: gli restano fedeli solo Rohde e Wagner. Nuove figure entrano a far parte della sua vita, tra cui il filosofo Paul Rée, che diventerà il suo più grande amico; per motivi di salute, Nietzsche trascorre nel 1876 un periodo in Italia sempre insieme a Rée. Pubblicate le Considerazioni inattuali (1876) e Umano, troppo umano (1878), durante l’estate del 1878 rompe il legame con Wagner, e poco dopo si ritira dall’insegnamento, sempre a causa del suo stato di salute delicato. Da questo momento Nietzsche non ha più fissa dimora: vive prima a Sankt Moritz, in Engadina, poi a Venezia e a Marienbad, per poi finire a Genova. L’estate del 1881 la passa in una piccola località in Engadina, Sils Maria, che diventerà meta fissa per il suo riposo estivo; qui, nel 1882 (anno di edizione della Gaia scienza), Nietzsche conosce la giovane Lou von Salomé​, di cui si innamora e che causa anche la rottura dell'amicizia  con Rée e del complesso triangolo amoroso nato tra i tre. Tra 1885 e 1887, Nietzsche dà alle stampe nell'ordine Così parlò Zarathustra, Al di là del bene e del male, e la Genealogia della morale.

 

Nel 1883 muore Wagner. Nietzsche, che conduce ormai una vita desolata e solitaria, continua ad errare da un luogo all’altro concentrandosi sulla scrittura filosofica. Nel 1888 arriva a Torino, dove lavora alle ultime opere, come L'Anticristo ed Ecce homo. Nei primi giorni del 1889, inizia a dare segni di profondo squilibrio psichico, probabilmente dovuti ad una forma di disturbo bipolare degenerato in follia o ad un tumore come quello che aveva colpito il padre. Viene quindi ricoverato in una clinica psichiatrica, dove - ormai folle - resta per undici anni. Nel 1897 muore la madre, e il filosofo viene affidato alle cure della sorella a Weimar, dove muore il 25 agosto del 1900.