Componimento della sezione Mediterranee del Canzoniere, Amai è una dichiarazione di poetica, nella quale Saba ribadisce il proprio amore spassionato per le parole “trite”, ossia consunte, abusate e ormai rese quasi inutilizzabili dalla tradizione poetica. Al recupero di ciò che secoli di lirica sembra aver seppellito, c’è la reazione alle tendenze simboliste e decadenti proprie di tanta produzione coeva. Emblematica è la rima “fiore-amore”, forse la più banale, e proprio per questo la più difficile da rifunzionalizzare e caricare di nuovi significati. È una parola essenziale, quella che il poeta giudica più adatta a disvelare le più profonde verità che abitano l’animo umano, scoperte le quali - direbbe Leopardi, uno dei punti di riferimento della poetica sabiana - “per poco il cor non si spaura” (L’infinito, v. 8).
Metro: componimento di due quartine e un distico finale, costituite da endecasillabi (a eccezione del terzo verso, un ternario), liberamente rimati. La rima baciata è in ogni caso predominante, in conformità alla semplicità stilistica enunciata programmaticamente nel testo (irrelati sono però il primo e l’ultimo verso).
- Amai 1 trite parole che non uno
- osava. M’incantò la rima fiore
- amore 2,
- la più antica difficile del mondo.
- Amai la verità che giace al fondo,
- quasi un sogno obliato 3, che il dolore
- riscopre amica. Con paura 4 il cuore
- le si accosta, che più non l’abbandona.
- Amo te che mi ascolti 5 e la mia buona
- carta lasciata al fine del mio gioco.
- Amai parole consunte e convenzionali, che nessun poeta
- osava più utilizzare. Mi piacque particolarmente
- la rima "fiore amore",
- la più antica e difficile del mondo.
- Amai la verità che si trova in fondo all’animo umano,
- quasi un sogno dimenticato, che [tuttavia] il dolore
- riscopre essere amica. Il cuore timorosamente
- le si accosta, ma una volta scoperta non l’abbandona più.
- Amo te che mi ascolti e amo la mia poesia,
- lasciata come una carta vincente alla fine del mio gioco.
1 Amai: il verbo torna tre volte in anafora (la terza, con variatio, al presente al v. 9): il ragionamento sembra procedere per giustapposizioni, quasi a replicare un meccanismo del pensiero, e la continuità del ragionamento del poeta.
2 Fiore amore: il poeta la definisce la rima più antica e più difficile del mondo; la difficoltà consiste appunto nel sapervi ricorrere caricandola di valori aggiunti e nuovi significati.Si noti il rilievo che la strutturazione della strofe dà al termine "amore", isolata a v. 3.
3 Saba poeta paragona “la verità che giace al fondo” (v. 5) a un sogno “obliato” (v.6), dimenticato: a ribadire che la sua essenza è sempre stata dentro di noi, ma necessita di un atto rivelatore, epifanico - quale può essere la scrittura poetica - per essere riscoperta e nuovamente compresa.
4 con paura: il disvelamento della verità è accompagnato da una sensazione di destabilizzante sgomento.
5 È l’appello al lettore, invitato pertanto ad accogliere la verità condivisa dalla parola poetica.